Filmdatenbank

Filmtitel
Roba Forestiera – Fremdes Zeug

Verleih
IL MARE FILM, Berlin

Vertrieb
IL MARE FILM, Berlin

Kinostarttermin
2004

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Originaltitel
Roba Forestiera

Herkunftsland + Prod. Jahr
GER/AUT 2004

Regie
Silvia Holzinger, Peter Haas

Buch
Silvia Holzinger, Peter Haas

Darsteller
Ralf Koslowski, Sara Stramiello, Vito Guida, u.a.

Länge
44 Minuten

FSK
ab 0

FBW

mögliche Sprach-/Inklusions-Fassungen
Deutsche Originalfassung, teils in deutsch untertitelt, DCP, 44 Minuten, eignet sich für eine Veranstaltung mit Buffett oder italienischen Weinen aus Apulien oder der Basilicata.
 
 
Italienische Fassung mit ital. Untertiteln, DCP, 44 minuti, eignet sich für Kooperationen mit der Italienischen Community oder Kulturinstituten
 
Englische Fassung mit englischen Untertiteln, DCP, 44 minutes


Pressetext
ROBA FORESTIERA ist ein überraschendes Portrait der Sassi von Matera, eine in den Tuff gehauene, über tausendjährige, heute fast ausgestorbene Stadt in Süditalien.
 
Abseits aller Italien-Klischees begegnen wir Menschen, die versuchen, den Sassi neues Leben einzuhauchen. Ralf, gebürtiger Deutscher und Tuffbildhauer hat 1980 ein Haus in den Sassi besetzt und renoviert.
 
Vito wurde in einer Wohnhöhle geboren, die Familie in den 50ern evakuiert. Sara hat die Sassi verlassen und lebt in Amsterdam. Was aber wird aus den Sassi, die schon Pasolini als Drehort inspirierten, und deren ur-alte, betörende Musik den Zuschauer verzaubert?
 
 
 
ROBA FORESTIERA
“Era nel maggio 2003 quando ci siamo messi in viaggio verso la Basilicata, per Matera, anzi no, per meglio dire siamo stati letteralmente attirati là, come da un magnete. 
 
Il nostro bagaglio era leggero, avevamo una semplice attrezzatura da riprese video e nelle nostre teste, almeno nella mia, c’era impressa quell’immagine in bianco e nero dei Sassi di Matera, vista tempo addietro in una vecchia guida turistica, che da allora non mi aveva più abbandonato” (Silvia Holzinger).
 
ROBA FORESTIERA, è il titolo del film documentario di 45 minuti diretto da Silvia Holzinger e Peter Haas, un ritratto affascinante ed al tempo stesso insolito dei Sassi di Matera. Un lento avvicinarsi a questa città millenaria scavata nel tufo, dove insieme ai due autori incontriamo un pugno di persone che lavorano e vivono nei Sassi.
C’è Ralf, il tedesco, che negli anni ’80 ha occupato una casa nei Sassi adattandola alle sue esigenze e si guadagna da vivere come scultore di tufo. Studia un metodo di costruzione ecologico con il tufo e probabilmente conosce i Sassi e l’adiacente forra della Gravina meglio di tanta gente del posto. Oppure Vito Guida, un anziano pensionato, nato nei Sassi e che non si può più immaginare di vivere altrove....Sara, al contrario, una donna giovane e moderna, è andata via dai Sassi e vive ad Amsterdam. Veramente è venuta solo a fare una visitina  ma dal tetto piatto della sua casa si esalta parlando di questo luogo meraviglioso. Le persone raccontano ai due autori del film come vivono, che lavoro fanno ed in che cosa consiste per loro il fascino dei Sassi. A poco a poco si mescolano alla narrazione anche toni di critica verso il vuoto culturale, la corruzione e l’affarismo meschino.
Gli autori fanno le riprese ed ascoltano, è la cosiddetta gente semplice, quella che incontrano, niente rappresentanti ufficiali e tanto meno politici ed in tal modo prende forma un’immagine dei Sassi che è viva, autentica, molto soggettiva, ricca di sfaccettature e talvolta anche contraddittoria. 
 
 
FOREIGN STUFF, a documentary about the Sassi of Matera, interviews and conversations from May 2003 in Basilicata in Southern Italy.  An extraordinary portrait from an almost forgotten town, dug into the tuff cliffs that has been there since Classical times.  Encounters with the equally extraordinary inhabitants of the town form the basis of the film. A surprise, with the bewitching music of an Apulian singer.

Pressestimmen, Auszeichnungen, etc.
 
Die süditalienische Stadt Matera wird 2019 offiziell Kulturhauptstadt Europas!
 
Der Film wurde auf Filmfestivals in Italien, Deutschland, Österreich und Griechenland gezeigt, u.a. auf der Diagonale in Graz und dem Thessaloniki Documentary Film Festival, wo er für den Fipresci-Preis nominiert war.